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Recensione
TESTATO SU PC
2 maggio 2013, 10:17
Eador: Masters of the Broken World
Eador: Masters of the Broken World mobile

Eador: Master of the Broken World – Recensione

Ci eravamo lasciati qualche settimana fa con una domanda: Eador Master of the Broken World è lo strategico che stavamo aspettando? Ebbene, dopo aver avuto l’opportunità di spulciare questo magico titolo sviluppato e prodotto da Snowbird Games siamo in grado di rispondere.

Pensavamo che il classico avesse trovato nuova luce, ma ora possiamo affermare con certezza che il classico si è evoluto, dando spazio ad idee che rendono profondo il gameplay e che aiutano a sfruttare a 360 gradi un mondo denso di vita, pericoli ed insidie, quindi mettetevi comodi ed entrate con noi in questo magico universo.

eadorbanner

Una fantastica scacchiera

Siamo rimasti piacevolmente affascinati dalla parte single-player di Eador: Master of the Broken World anche grazie al mondo di gioco in continuo mutamento e alla visuale dall’alto che ci permette di godere di tutto il colorato mondo creato, permettendoci di gustare appieno le sfumature e i colori portati sui nostri domini dai cambiamenti climatici e dall’avanzare del nostro Avatar e dei suoi eserciti. Le terre fluttuanti di Eador sono un ambiente intriso di segreti e di nemici, armate oscure si celano dietro ad ogni anfratto e ogni volta che andremo a conquistare o esplorare una nuova area della mappa ci vedremo sbarrare la strada da ogni sorta di essere: Goblin, Orchi, Elfi oscuri, Banditi, Zombie, Guerrieri scheletro, Maghi oscuri, Demoni, Vampiri, Nani… Insomma, c’è sicuramente modo di gustarsi la parte Action di questo strategico, così da renderci possibile la scoperta di ogni abilità magica e militare precedentemente appresa, magari proprio durante un combattimento con un manipolo di vagabondi o una truppa di Orchi.

Inizialmente l’avventura trova origine in quella che è la nostra terra natale, saremo noi a decidere con quale tipo di Eroe iniziare la campagna, scegliendo tra le classi: Mago, Guerriero, Scout e Comandante. Come da manuale, ogni classe presenterà dei bonus specifici e dei malus da non prendere sotto gamba, per esempio: un Scout avrà la possibilità di percorrere più caselle ed attaccare sulla lunga distanza, garantendo ottimi danni con l’arco o con qualsiasi altra arma ad esso assegnata durante la vostra avventura (arma a distanza); tuttavia, lo stesso Scout si troverà in difficoltà durante un attacco nemico, soprattutto se da distanza ravvicinata, infatti i suoi punti ferita diminuiranno e il suo contrattacco sarà nettamente inferiore all’attacco a distanza.

Tutto ciò viene ribaltato se si utilizza una classe Guerriero, ottima per fronteggiare più nemici sulla corta distanza, ma incapace di compiere lunghe distanze ad ogni turno. Scelta la nostra classe, il Maestro, un anziano saggio, ci consiglierà durante tutta la parte iniziale della nostra avventura. Avremo finalmente modo di compiere i primi passi all’interno dei nostri poderi, familiarizzando così con le meccaniche di crafting delle strutture e degli equipaggiamenti, i cui materiali saranno accumulabili con la conquista di nuove terre a noi confinanti.

Come nei combattimenti, anche nella mappa principale avremmo modo di notare che i nostri spostamenti saranno limitati da un reticolato, durante l’esplorazione della mappa di gioco, ogni casella che percorreremo sarà scandita da un turno di gioco, ad ogni piastrella percorsa equivarrà un turno, mentre durante i combattimenti ogni personaggio sia esso Eroe, Alleato o Nemico, avrà la possibilità di spostarsi su un numero differente di piastrelle in base a quante gliene consente il livello, l’abilità o la classe del PG stesso. Ci teniamo subito a precisare che nonostante, a parole, questa meccanica sembri incredibilmente lenta, durante i combattimenti ci sarà consentito di accelerare i turni di spostamento (opzione limitata alla sola campagna in singolo) o addirittura di far combattere i nostri soldati ed il nostro eroe, in modo totalmente autonomo, togliendoci sì il fattore strategico, ma dando un taglio secco a quelle battaglie talmente semplici da risultare noiose.

Un’avventura dietro l’avventura

Elencarvi tutto quello che ci è piaciuto di questo magico strategico sarebbe impossibile, ma ci teniamo a dirvi quali sono state le differenze più significative dalla versione provata nella nostra anteprima di qualche tempo fa. Come già abbiamo detto poc’anzi, i combattimenti saranno scanditi da un ritmo regolare, consentendoci di posizionare le nostre “pedine” a piacimento, restando tuttavia totalmente in balia dell’avversario durante i turni di attacco dello stesso, limitando così i nostri movimenti ai soli contrattacchi. Sarà quindi necessario far salire di livello i nostri Alleati ed il nostro Avatar, procurandoci anche nuove risorse ed equipaggiamenti. Ma come? Semplicemente esplorando le terre già da noi dominate. Infatti, per ogni casella da noi conquistata vi saranno infiniti pericoli da sventare, risorse da estrarre e strutture da erigere. Grazie agli appositi pulsanti siti sulla barra delle azioni, potremmo costruire caserme, chiese, scuole di magia, di alchimia e abili fabbri ferrai, il tutto con la giusta dose di materie prime.

Ciò nonostante, l’esplorazione non è priva di pericoli e la ricerca di risorse ci farà imbattere in pericoli ancora più grandi di quelli affrontati per la conquista dei territori nemici. Se durante una normale campagna, nelle periferie nemiche, dovremmo combattere contro nemici alla nostra portata o addirittura inferiori come semplici abitanti dei villaggi, privi di qualsiasi tecnica militare avanzata, le insidiose fasi di esplorazione metteranno alla luce resti antichi di rovine secolari, abitate da mostruose creature demoniache, abitazioni protette da streghe potentissime o cimiteri brulicanti di demoni volanti o morti viventi dalla forza sconcertante.

Pare quindi tanto ovvio quanto difficile, che l’ideale è munirsi di attrezzatura adatta allo scontro di questa prole oscura. Maggiore sarà la forza del nemico, maggiori saranno i tesori e le risorse vinte. In aggiunta a questa possibilità di esplorare, più andremo avanti nella campagna più saranno abominevoli i nemici da sconfiggere, sarà quindi necessario fare incetta di tesori e cercare di abbattere qualsiasi nemico ci si pari difronte, anche durante le fasi esplorative nei primi minuti di campagna. In vostro aiuto, vi consigliamo di utilizzare la classe Mago, capace di sferrare attacchi devastanti anche dalla lunga distanza, utilissima strategia da adottare contro i temibili pericoli che si celano nelle terre da voi dominate.

Eador ++

Se tutte le aggiunte al gioco, la profondità degli scenari e la difficoltà della campagna in singolo non dovessero bastarvi, non disperate, perché i ragazzi di Snowbird Games ci danno la possibilità di giocare non solo in Singolo ma anche in Multigiocatore. Forse è proprio questa la parte che ci ha meno entusiasmato, la campagna in multiplayer non rappresenta una vera e propria sfida in sé, non ci sono fasi esplorative o costruzione di edifici da potenziare per accrescere il nostro potere in battaglia. Si partirà già con il nostro Eroe e quattro soldati di differenti classi (da potenziare a dovere prima della battaglia), ma non pensate che questi potenziamenti rendano eccessivamente semplice il combattimento online, tutt’altro: anche qui si dovrà accumulare esperienza per aumentare successivamente il potere dei soldati e dei maghi, sempre che essi sopravvivano agli scontri.

Un’altra aggiunta al gioco è quella dell’Editor delle mappe ed anche qui non possiamo ritenerci completamente soddisfatti, infatti non si tratta di un vero e proprio editor fatto e finito. Avremo la possibilità di scegliere il terreno della mappa, tra quelli già impostati dal gioco, la grandezza (da piccola a colossale) e il grado di evoluzione delle differenti fazioni, compresa la nostra. Quindi, a meno che non vogliate davvero mettere alla prova i vostri nervi, facendo partire il vostro podere in modo normale e gli avversari a evoluzione quasi totale, non ci sentiamo di consigliarvi di giocare questa parte del titolo. Certo, è comunque un’aggiunta gradita, ma non rappresenta niente di innovativo, anzi chiamarlo editor è già un aggettivo che ne amplia fin troppo la vera natura.

Immagine anteprima YouTube
IN CONCLUSIONE
Questo secondo titolo della saga Eador è qualcosa già visto, ma allo stesso tempo di mai sperato. La meccanica di combattimento priva in parte le strategie necessarie per vincere quegli scontri che normalmente, pare chiaro, si potrebbero superare nonostante lo svantaggio numerico o l'elevata potenza avversaria. Ma in questo consiste la difficoltà del titolo: quando avrete compreso appieno questo scompenso riuscirete a godere di una esperienza fantasy come ce ne sono poche in questo momento sul mercato. L'atmosfera magica che si respira è davvero coinvolgente, a tal punto da farvi affezionare ai vostri alleati e al vostro Avatar. Siamo contenti dei miglioramenti che sono stati fatti dalla versione giocata tempo fa e crediamo che questo strategico riuscirà a coinvolgere voi tanto quanto ha fatto con noi di Z-Giochi.
Pro-1
Atmosfera coinvolgente
8
Contro-1
Inizialmente fatica a divertire
Pro-2
Ottima evoluzione di Eroi e Alleati
Contro-2
Alcuni nemici sono eccessivamente potenti
Pro-3
Difficoltà crescente
AFFILATE LE SPADE, C'è UN AVVENTURA DA VIVERE!
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