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Recensione
TESTATO SU X360
7 ottobre 2012, 7:41
NiGHTS into Dreams…
NiGHTS into Dreams… mobile

NiGHTS: into Dreams HD – Recensione

“Seconda stella a destra, questo è il cammino, e poi dritto fino al mattino, non ti puoi sbagliare perchè, quella è l’Isola che non c’è…”
(Edoardo Bennato-L’isola che non c’è)

Probabilmente molti dei lettori cui capiterà sott’occhio questo articolo erano troppo piccoli in quel meraviglioso natale del 1996, ma per chi ha qualche annetto sulle spalle, come chi (sigh…) scrive, quel natale fu veramente memorabile. Internet all’epoca era ancora qualcosa di primordiale e astruso ai più e giocoforza quindi per noi appassionati di intrattenimento elettronico, l’unica via di informazione era la rivista cartacea.

Il Saturn, l’indimenticabile scatoletta delle meraviglie di SEGA dell’epoca, era già nella casa del sottoscritto, e vi era anche un gioco che forse, per chi scrive è il più alto picco raggiunto dall’arte ludica della major nipponica: NiGHTS: into Dreams.

IERI

NiGHTS era un platform game assolutamente atipico e originale, tanto che forse può essere ancora oggi definito l’unico della sua specie per le sue stravaganti e tuttora magnifiche meccaniche di gioco.

Sulla nascita di questo piccolo gioiello immaginifico ho già avuto modo di discorrere adeguatamente nella apposita retrorecensione, tempo addietro, quindi non mi dilungherò molto, ma si sappia solo che “erano tempi bui…il male aveva cominciato a diffondersi e si accingeva a dominare la terra negli anni a seguire e opprimere il povero popolo videogiocatore indifeso sotto forma di una console grigio chiaro che leggeva cd masterizz…” ahem ok evito di romanzarla troppo, mi sono lasciato prendere un po’ la mano, chiedo venia…diciamo solo che per farla breve, SEGA era in condizioni finanziarie a dir poco precarie, pagando una scellerata strategia di marketing, la creazione delle fallimentari add on di Megadrive (32x e MegaCD) e l’arrembante concorrenza del, all’epoca esordiente nel mondo dei videogames, colosso nipponico dell’elettronica Sony, con la sua Playstation, macchina che di li in avanti avrebbe conquistato il mercato mondiale lasciando le briciole alle concorrenti.

SEGA quindi si trovava nella spiacevole situazione di dover necessariamente tirar fuori un gioco che risollevasse le vendite del Saturn morente e rimettesse in tranquillità i conti aziendali oramai spaventosamente in rosso, si decise quindi di affidare la creazione della nuova IP al Sonic Team di Yuji Naka, manipolo di artisti che, in un mondo videoludico non ancora ottenebrato dal vile denaro in maniera totale, erano accreditati tra i migliori game designer in attività.

Come può esser ovvio viste le premesse quello che ne uscì fu un capolavoro di portata epocale: Nights: into Dreams… riscriveva le regole del gioco di piattaforma trasformandolo in qualcosa di diverso, originale,onirico, unico e purtroppo ad oggi ancora irripetibile (il sequel uscito in tempi recenti per Nintendo Wii pur presentandosi come un gioco più che discreto e a tratti rispettoso portatore del feeling originario, non riesce a rinnovare i fasti del prequel). Sovviene altrettanto ovvio che il gioco invece di risollevare le sorti del Saturn moribondo finì col morirgli lentamente accanto, il sogno di Naka non fu capito dai più e non gli riuscì di meglio che accompagnare il Saturn nella sua triste parabola. Non procedo oltre nell descrivere il gioco originario perchè, come precedentemente detto, già ne ho parlato in maniera approfondita nell’articolo che potete trovare nella sezione “Retro” e che fornisce una disamina credo adeguatamente completa del titolo in questione per cui torniamo prima a quel natale 1996 di inizio articolo per poi passare ai giorni nostri e a questa riproposizione in HD del sogno di Yuji Naka.

Si parlava appunto di natale all’inizio di questo articolo e non a caso: infatti nonostante il gioco fosse già sul mercato da qualche mese SEGA decise di improvvisarsi Babbo Natale elettronico e fare un regalo ai propri fan che avrebbero acquistato il Saturn in quel periodo, quindi preparò e mise in commercio un bundle della console con all’interno il suddetto gioco rivisitato per l’occasione in questa natalizia edizione “Christmas NiGHTS“. Questa edizione del gioco prevedeva livelli aggiuntivi, sbloccabili vari e altre chicche a tema natalizio (a tale scopo veniva utilizzato l’orologio interno del Saturn che variava alcuni aspetti del gioco quando la data toccava il fatidico 25 dicembre). Senza dilungarmi oltre comunque, perché vi ho fatto questa premessa di carattere diciamo “storico”? Beh perché per la gioia degli appassionati SEGA ha deciso di aggiungere al download di questa versione HD (insieme a parecchio altro materiale sbloccabile, quali artwork e collezionabili vari) anche le famose aggiunte natalizie senza ulteriori costi, sbloccabili dopo aver completato il gioco, e noi qui si ringrazia e si piange di nostalgia, perché la magia di quel natale è finalmente tornata e in questi lidi, vi possiamo assicurare, la si è attesa con impazienza per anni.

OGGI

Essendo codesta una riproposizione in alta definizione del gioco originario va da se che le meccaniche sono rimaste praticamente invariate (se si esclude lo stick analogico delle console odierne che va a sostituire il D-pad del Saturn e di fatto si adegua al controller opzionale analogico prodotto da SEGA appositamente per questo titolo).

Vieni giovane giocatore odierno, ti insegno a videogiocare, qui non sei in mimetica alla ricerca dei nazisti di turno…pulsanteria di gioco quantomeno arcaica: pochi pochissimi tasti, ma la rapidità di pensiero e di esecuzione è tutto! Uno stick sinistro per guidare le evoluzioni del tuo svolazzante nuovo amico, un pulsante fuoco per usufruire di un “turbo” a ricarica che permetterà al nostro NiGHTS di volare più velocemente e un dorsale per farlo avvitare elegantemente in cielo… (idem nelle sezioni platform “tradizionali” in cui controlleremo i due bimbi: movimento, salto, rotazione telecamera) nient’altro, ma come detto il tempismo è religione in NiGHTS, devi esser veloce, e dai riflessi prontissimi poichè il titolo Sonic Team è gioco di piattaforme svolazzante estremamente veloce e se terminare la campagna (LE anzi considerando che sono due, basate sui sogni dei due bimbi protagonisti, Elliot e Claire) è cosa fattibilissima e completabile per giunta in poche ore, raggiungere valutazioni elevate nei livelli (necessarie per sbloccare l’ultimo livello condiviso da entrambe le campagne) è ben altro paio di maniche, soprattutto per chi pensa che saper usare una mitragliatrice gatling su un manipolo di ebeti poligonali vestiti in mimetica sia tutto ciò che serve per stare al mondo.

Se artisticamente potremmo assolutamente non scrivere più di mezza riga e rimandarvi all’articolo retro, considerando che il gioco ha mantenuto assolutamente intatta la sua onirica bellezza come se non fosse passato nemmeno un singolo giorno dalla sua messa in commercio oramai più di 15 anni fa, a livello tecnico possiamo e dobbiamo dilungarci un po’ di più visto che il lavoro di adattamento di SEGA si presenta altresì di eccellente livello: SEGA prende e saccheggia a mani basse dal remake uscito oramai anni fa su PS2 (2008) e purtroppo mai giunto nei nostri lidi europei e lo upscala adeguandolo alle alte definizioni dei nostri odierni televisori: il risultato è eccellente considerando che rispetto all’originale per Saturn vi si parerà di fronte una eccellente rimodellazione poligonale, delle textures smussate e dal maggiore dettaglio, il tutto impreziosito ovviamente dal supporto ai 16/9 e come prima detto dall’alta definizione.

L’onirico mondo di NiGHTS quindi vi si parerà di fronte splendido come non mai e quelle palette di colori dall’inenarrabile bellezza che ipnotizzarono e rapirono per sempre il cuore dei  possessori della sfortunata console made in SEGA, quei fondali, quegli indimenticabili personaggi, beh non potranno che apparirvi pregni di rinnovata mesmerizzante bellezza artistica. Ovviamente è presente l’opportunità per i puristi di giocarlo anche nei 4/3 in bassa risoluzione dell’originale versione, ma siamo sicuri che una volta provata questa nuova incarnazione difficilmente vorrete tornare indietro.

Immagine anteprima YouTube
IN CONCLUSIONE
In definitiva cosa dirvi, se non che siamo di fronte alla summa massima di tutta la poetica SEGA racchiusa in 2 giga di download digitale. Chi scrive va per i 30 e ama questa piccola grande opera d'arte da quando ne aveva 50...si dalla vita precedente perchè una sola non basta. Distribuzione solo digitale (via Live, PSN e prossimamente Steam), avremmo preferito un retail ovviamente, ma fa nulla, perdoniamo tutto a SEGA (quando si ricordano di essere nel videogioco praticamente da che esso esiste, come in questo caso...) NiGHTS:into dreams è una delicata carezza pregna di onirica magia ma è altresì un calcio nelle terga al delirio della massificazione moderna, delle code per telefonini da 700 euro che tutto fanno meno che telefonare, dei giochini app da mezzo euro, mezzo sistema di controllo e mezzo minuto di gioco, dei gioconi da 80 euro, 80 ore di (non) gioco e 80 (letto stavolta come "ho tanta") voglia di suicidarmi dal tedio dopo averci giocato. Che siate denigratori di SEGA e della sua sfortunata meraviglia a 32 bit o che non abbiate la minima idea di chi sia Yuji Naka in tutta sincerità non me ne frega una benemerita mazza: quel che preme e conta al momento è il dirvi di farvi un grande favore e provare questa piccola supernova di accecante bellezza al costo di 800 miseri Microsoft Points. Se non vi piacerà, nessun problema, tutto tornerà come prima e potrete tornare ai vostri Natalini Drachi, Marchi Fenici e compagnia che vi piacciono tanto, ma se una volta provata questa piccola perla riuscirete a chiudere gli occhi, respirare profondamente e, mentre sognate, una lacrima scenderà a rigarvi la guancia...beh da quel momento potete star certi di esservi arricchiti.
Pro-1
Tutta la summa massima della poesia di SEGA in 2gb di download
9.5
Contro-1
Ora come allora un prodotto non per tutti, purtroppo
Pro-2
Si dice possa ridare la vista ai casual gamer
Pro-3
Esiste...
DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI I SOGNI
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