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Recensione
TESTATO SU PC
24 agosto 2013, 8:30
Shelter
Shelter mobile

Shelter – Recensione

Quando ne parlammo giorni fa, dopo avere avuto modo di provarlo in una versione preview, rimanemmo abbastanza colpiti dal coraggio che un prodotto come Shelter portasse dentro di sé, segno che gli sviluppatori Might and Delight volessero fare le cose in grande o, perlomeno, farle a modo loro e seguendo un concept e delle idee che certamente straripavano i confini ed i limiti più o meno volutamente imposti da grandi produzioni.

Finalmente, già da qualche giorno, la review build completa è stata rilasciata e la versione disponibile all’acquisto si prepara a giungere sugli scaffali digitali di Steam il 28 agosto, tra poche decine di ore quindi; noi abbiamo avuto modo di testarla, se volete conoscere le nostre impressioni eccole di seguito riportate.

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AMORE INCONDIZIONATO

Shelter, come detto, è un titolo molto particolare, che non si fa scrupolo della sua particolare e “strana” natura, perché tra le sue linee di codice è chiaramente estraibile il significato al quale tutto il team di sviluppo si è appoggiato. Shelter ci mette nei panni di un tasso adulto, una specie molto vulnerabile, con al seguito cinque piccoli cuccioli che, si sa, vanno sfamati, tenuti d’occhio e non esposti a pericoli. Sembrerebbe quasi un titolo nato a seguito di una delle tante escursioni a cui il team di sviluppo è abituato; una riproposizione di un flash avuto in un istante, mentre tra sentieri immersi nel verde una piccola “ciurma” di animaletti sbuca fuori dal nulla e scatta una molla: il genitore avverte il pericolo, in tal caso umano, e mette in allerta i cuccioli tirandoli a sé, via. Lontano. In questo gioco è forte il senso di maternità, ma non pensiate che sia un gioco per “femminucce”: proteggere i propri cuccioli dai pericoli che un habitat naturale può avere non è cosa semplice, così come non lo è nella realtà. I piccoli hanno bisogno di cibo, di calore nei periodi più freddi, ma anche di coccole e talvolta di cure; riusciremo a dare tutto questo ai nostri piccoli? E in che modo sarà possibile farlo?

Le premesse iniziali son le stesse di cui parlammo in fase di hands-on, ossia il ritrovarsi dentro una serie di cunicoli con quattro cuccioli a seguito ed uno privo di forze, causa malnutrizione. Così le semplicissime meccaniche di gioco possono essere provate: i soliti tasti direzionali per il movimento ed un semplice click di mouse per la raccolta di radici e tuberi commestibili, quindi di nuovo un click per “mollare l’osso” e consentire al cucciolo/i di sfamarsi a dovere. Nei primi minuti, necessari per ambientarsi, il senso di protezione è elevato, fortissimo; siamo al sicuro, quasi al buio, e tutto questo, una volta fuori, scomparirà per far posto alla chiara componente survival di cui il titolo si rende ottimo, ma particolarissimo, esponente. Nessun avviso a segnalarci il pericolo, ma soltanto la sensazione di essere prede dopo esser stati predatori, e suoni ed ombre dall’alto… In un attimo potrebbe essere tutto finito, i primi a pagarne le spese saranno i nostri cuccioli. Nostra responsabilità sarà quindi quella di sfamare la cucciolata che, a seconda delle risorse energetiche a loro disposizione, presentano una colorazione che varia dal marrone scuro al grigio scuro; se ricoperti da quest’ultima, beh, il loro destino è pressoché segnato senza che una radice, un frutto o un piccolo animaletto venga dato loro in pasto. Perché non si vive di sole radici ed il tasso, di propria natura, è un animale carnivoro; così, procedendo nella ricerca di cibo, che ci porterà ad esplorare i luoghi suggestivi creati dal team di sviluppo, di tanto in tanto capiterà di imbattersi in ranocchie, piccoli roditori, addirittura volpi, potendo in tal modo mettere alla prova le nostre abilità di tasso-cacciatore. Attenzione però, per far vittime dei propri attacchi alcuni di questi, serviranno pazienza ed intelligenza: potrebbero scappare velocemente dal nostro orizzonte se dovessero accorgersi del pericolo alle loro spalle, bisognerà quindi procedere adagio, così come è consigliabile fare durante gli spostamenti. Non esporsi troppo, sfruttare a proprio favore zone d’ombra, cespugli più alti di altri o fogliame sparso, è spesso fattore indispensabile per far salva la vita di tutta la cucciolata. In generale, la ricerca di cibo e prede non è affatto difficile, dato che le strutture dei vari livelli sono concepite in modo molto lineare, con un punto di inizio e di fine e consentendo una esplorazione non così ampia come si possa immaginare, ma giusta e sufficiente agli scopi. Questo anche per evitare che alla lunga Shelter possa diventare dispersivo, come spesso (anche recentemente) è avvenuto per alcuni videogiochi; come detto qualche settimana fa, in questo titolo non ci sono interfacce che vengano in nostro aiuto: dimenticate eventuali barre di salute o di resistenza, punteggi o mini-mappe, suggerimenti ed indicatori sul percorso o il punto preciso da raggiungere per proseguire la lunga marcia verso la sopravvivenza. Soltanto dei piccoli suggerimenti compariranno a schermo, che evidenzieranno come sarà possibile raccogliere un frutto da un albero o come cacciare piccoli animaletti.

Dove lo sviluppatore ha certamente raggiunto l’obiettivo, superando il massimo delle proprie possibilità, è nello stile artistico. Le mappe, come detto, non sono enormi e presentano diversi vincoli all’esplorazione, ma l’ampia gamma di colori scelti nei livelli di gioco, lo stile dei disegni molto spigoloso e pastelloso, formano un complesso d’insieme che sembra composto pezzo per pezzo con rimasugli di carta tagliata alla meglio, poi colorata. Contribuiscono in maniera massiccia le condizioni di luce variabile, a seconda degli ambienti raggiunti, quindi delle stagioni, per un risultato egregio considerando i pochissimi fondi a disposizione di Might and Delight. A ciò si aggiungono piccole melodie d’intermezzo, spesso molto lente, che vanno a formare una colonna sonora perfettamente in linea col tipo di avventura che vivrete nei panni del tasso-genitore, crescendo di intensità nei momenti importanti e concitati, nei quali potreste essere in grosso pericolo. Non da meno gli effetti sonori ambientali, che aiutano nell’immersione e nella credibilità di un contesto del genere.

Might and Delight, in definitiva, con Shelter ha voluto toccare temi importanti quali il rispetto dell’ambiente, degli habitat e della natura, ed ha provato a farlo “regalandoci” un viaggio, un cammino, ricco di stati emozionali contrastanti, affiancando alla sperimentazione più selvaggia e letale quel senso di protezione ed amore che ogni genitore prova (solitamente) nei confronti di un figlio. Il punto debole è certamente il gameplay, le pochissime azioni possibili, che ci vedranno semplicemente nutrire i cuccioli di piccole radici e frutti, o animali, con pochi e semplici click di mouse. Nient’altro, rappresentando così un’offerta decisamente “leggera” da questo punto di vista e che si sarebbe prestata decisamente bene a tanto altro, che probabilmente lo sviluppatore non ha voluto inserire per rendere il gioco più fluido ed immediato possibile. Merita rispetto come progetto e merita anche l’acquisto, ma solo se apprezzate produzioni indie fuori dal comune e non avete paura di spendere i vostri risparmi per qualcosa che dura appena un paio di ore, ma si presta molto bene a svariate tornate.

Immagine anteprima YouTube
IN CONCLUSIONE
Shelter è chiaramente uno di quei titoli che o si ama o si odia, non per un discorso di difficoltà o di epoche toccate o di personaggi di gioco, quanto per il suo essere originale e particolare, capace di appassionare in poco, ma di stancare altrettanto velocemente. Purtroppo, come premesso anche in fase di anteprima, Shelter è una produzione indipendente che dà pochi spunti e pochi input al giocatore di turno, ragion per cui questo libero esplorare ambientazioni mai troppo vaste potrebbe infastidire i meno pazienti o gran parte di coloro che coniugano alla voce “videogioco” quella di “missione” oppure “obiettivo” evidenziato su monitor/TV. Come sperimentazione è tra le produzioni più importanti di quest'anno, e non solo: un habitat di gioco credibile ed artisticamente convincente, che serve anche a mascherare un engine non proprio all'avanguardia oltre che i limiti imposti dai pochi fondi a disposizione, unito a sprazzi di effetti sonori e piccoli temi musicali che incentivano l'immersione, fanno la loro e creano i giusti presupposti, ma in fondo in fondo avremmo desiderato un po' più di profondità in termini di gameplay, piuttosto che il ripetersi delle solite, poche, azioni possibili. Va presa come un'esperienza, a quel punto l'ultima fatica di Might and Delight rende pienamente giustizia ai circa nove euro richiesti per il suo acquisto, altrimenti...
Pro-1
Concept rischioso ed originale
7.5
Contro-1
Manca di profondità a livello di gameplay
Pro-2
Artisticamente sa il fatto suo
GLI UCCELLI SONO FUORI DALLA GABBIA!
COMMENTI