Worms 3 – Recensione
A quanto pare l’intramontabile Team17 vuole tornare prepotentemente sul mercato attraverso il celebre brand di Worms. Dopo il discreto successo ottenuto un anno fa grazie all’ottimo Worms Revolution, ecco che vediamo approdare ancora una volta i buffi vermi da combattimento sui device Apple, grazie a Worms 3. Scopriamo insieme tutti i dettagli di questo nuovo titolo.
VERMI DA TOCCARE
Per chi non conoscesse la serie, si tratta di uno strategico a turni, che vede contrapporsi due squadre di vermi che se le danno di santa ragione, utilizzando una vasta gamma di armi ed accessori dall’aspetto e dall’effetto piuttosto bizzarri. Anche in questa ennesima incarnazione del titolo, la struttura di gioco non è cambiata, se non per alcune piccole novità. Dopo i primi due livelli/tutorial, che spiegano per l’ennesima volta le meccaniche di gioco, viene introdotto il sistema delle carte collezionabili. Tale sistema, che può comunque essere disattivato prima di entrare in partita, permette al giocatore di scegliere alcune carte dal suo deck nella fase di preparazione alla partita e di utilizzarne fino a tre prima di ogni turno. Ogni carta avrà un effetto diverso, che andrà dai potenziamenti che riguardano il danno, la gravità o la salute per i nostri vermi, ai depotenziamenti per gli avversari, come ad esempio impedire l’utilizzo delle armi per un turno. Ciascuna carta verrà persa una volta utilizzata, sarà quindi necessario spendere le monete ottenute in gioco per acquistare dei pacchetti di carte nello store, il cui prezzo è proporzionale alla potenza delle carte al suo interno. Altro elemento nuovo è quello delle classi, ereditate direttamente da Revolution, infatti potremo decidere, per ciascun elemento della nostra squadra, se assegnargli il ruolo di verme normale, agile, bruto o scienziato, ognuno con parametri di agilità e vitalità diversi dagli altri. Come al solito, la creazione della squadra prevede la personalizzazione di cappelli, occhiali, baffi, lapidi, suoni ed esultanze, tutti divertenti come al solito. Per quanto riguarda invece l’arsenale, troveremo tutte le armi e gli accessori che abbiamo imparato a conoscere nei capitoli passati (Holy Grenade, Super Pecora, Nonnina, ecc.), ai quali si aggiungono piccole novità come il Virus di Nora, che farà letteralmente vomitare una sostanza verde al nostro verme, facendo scivolare gli avversari nei paraggi.
Le modalità di gioco a nostra disposizione sono ben cinque. Oltre alla campagna, che ci pone di fronte a trenta diverse missioni in cui dovremo cimentarci con l’obiettivo di ottenere le classiche tre stelle, potremo gareggiare in una partita veloce, sfidare un amico presente al nostro fianco semplicemente passandoci il dispositivo ad ogni turno o provare la modalità Conta dei Corpi, in cui, con un solo verme, dovremo eliminare ondate di avversari sempre più forti, cercando di ottenere punteggi sempre migliori. Per i più smaliziati sarà invece possibile personalizzare la modalità di gioco sotto ogni punto di vista, dal tempo ai danni, passando per l’equipaggiamento a disposizione. Vi è infine la possibilità di giocare in multiplayer, sia in partite amichevoli che classificate. Purtroppo però si tratta di un multiplayer asincrono, ovvero dopo aver posizionato i vermi sulla mappa potremo anche chiudere il gioco e, una volta che l’avversario ha eseguito la propria mossa, rispondere anche a distanza di giorni. Questa possibilità è carina, ma la presenza di un online più classico affiancata a quello asincrono sarebbe stata ancor più gradita. Per i giocatori più “sociali” vi è infine la possibilità di collegare il proprio account Facebook per poter giocare con i propri amici o con i contatti della propria rubrica. Una piccola parentesi va fatta per il sistema di controllo, che mai come questa volta si rivela particolarmente adatto ad un dispositivo dotato del solo touch screen, infatti il titolo si gioca perfettamente con entrambi i metodi di controllo, ovvero quello tramite stick virtuale e quello completamente touch, sul quale però il salto è meno preciso rispetto al primo metodo.
Dal punto di vista tecnico il gioco non sorprende, tornando ad una grafica bidimensionale con sfondi 3D. Tale scelta non sarebbe così malvagia se solo alcune meccaniche introdotte in Revolution, come i liquidi o gli oggetti, fossero rimaste anche in questo titolo. Infatti, i dispositivi portatili odierni sono abbastanza potenti da permettere feature del genere, la cui mancanza non può che far dispiacere. Il comparto sonoro non si discosta invece dagli altri capitoli, dal momento che i suoni delle armi sono praticamente gli stessi di sempre.
Sistema di controllo azzeccato |
7 | Tecnicamente migliorabile |
Svariate modalità di gioco | Le carte hanno un ruolo marginale | |
Il multiplayer è solo asincrono | ||
| UN GRADITO RITORNO | ||


