Speciale | Cos’è successo a Pandaria?
Che lo si ami o lo si odi World of Warcraft resta il mmorpg più giocato della storia. Ci eravamo lasciati qualche mese fa con la recensione della sua ultima espansione Mists of Pandaria, orchi e umani erano appena sbarcati su un nuovo continente, oscuri nemici attendevano di essere presi a schiaffi, nuovi raid dovevano esser aperti e nell’aria si sentiva il profumo di una grande guerra globale. Da allora molte cose sono cambiate, vediamo assieme come si è evoluto in questi mesi il più grande universo virtuale mai creato.
WAR IS COMINGDopo pochi mesi dall’uscita del gioco abbiamo aggiornato il nostro client con la prima patch intitolata: la guerra alle porte questa portava un significativo sviluppo della trama che, come annunciato dagli stessi sviluppatori, condurrà ad una gloriosa battaglia per Ogrimmar. Questa patch introduce due nuove fazioni, una per l’orda e una per l’alleanza, entrambe porteranno ad incontrare nuovi personaggi e come tutti si aspettavano nuove daily quest da affrontare nella Giungla di Krasarang. A meno che non abbiate una gilda rodata disposta a fabbricarvi i pezzi ripetere queste missioni è una scelta quasi obbligata ma, meno che in passato. Molti oggetti di livello avanzato sono disponibili solo tramite alcune fazione e solo una volta raggiunta una reputazione adeguata con loro, adesso però tutti i giocatori che poco gradiscono ripetere tutti i giorni le stesse azioni potranno guadagnare oggetti di alto livello tramite gli scontri PvP. Oltre ad usarli per comprare l’equipaggiamento dagli appositi venditori adesso avrete la possibilità di usare i punti onore, valore e giustizia per potenziare le statistiche dei propri oggetti. Tale scelta viene in favore di una maggiore varietà di gioco, non sarete più obbligati a ripetete infinite volte lo stesso dungeon nella speranza di vincere un determinato oggetto, o uccidere tutti i giorni lo stesso mob, con la nuova patch si potrete ottenere un equipaggiamento di tutto rispetto seguendo vie più ramificate. Visto il successo della guerra tra mascotte la Blizzard ha modificato il loro menù rendendolo più semplice e immediato, in aggiunta sono state inserite ben venti nuove creature da collezionare. Per rendere ancora più interessanti le battaglie troveremo anche delle “mascotte leggendarie” che per essere sconfitte richiederanno battaglie decisamente più impegnative con una squadra scelta saggiamente. Con l’idea di rilanciare i vecchi e immensi dungeon, quasi sconosciuti a molti dei nuovi giocatori, come Rovine di Ahn’Qiraj ci saranno alcuni mostri ottenibili come premio per il loro completamento. Non è un gran chè come ricompensa però potrebbe far conoscere ai più giovani alcuni tra le più belle istance mai create.
Il giorno della release di Mists of Pandaria abbiamo avuto l’impressione che gli scenari non fossero molto significativi alla fine del gioco. L’idea era tanto promettente quanto poco sfruttata visto che non offriva nulla di unico o di unico o particolarmente interessante. Nonostante la falsa partenza la Blizzard pare crederci molto in questa componente, al momento grazie alle varie uscite sono presenti tredici scenari e altri sei usciranno con la patch prevista a breve. Queste missioni da tre giocatori paiono aver finalmente trovato la loro dimensione, non saranno più un riempitivo tra una istanza e l’altra, adesso oltre ai soldi e agli oggetti vi permetteranno di vivere eventi estremamente rilevanti per la trama. Qualcuno potrà dire “Wow ha una trama?”. Certo che si e dopo anni di guerra più o meno molle e nemici che si abbracciano per fronteggiare un destino peggiore sembra finalmente diventare interessante.
I fan delle catene di missioni lunghissime avranno di che gioire, la serie del principe nero si è espansa con due nuove chain quest e con una terza in arrivo, se la prima vi farà tornare in luoghi tanto amati quanti lontani nel tempo, come il Black Temple di Illidan nelle Terre Esterne, la seconda poggia le basi del finale di questa stagione e ipoteticamente dell’espansione successiva. Altra novità interessante, anche se al momento ancora relegata ad attività secondaria è il Circolo dei Combattenti. Questo minigioco è una particolare arena istanziata disponibile ad Ogrimmar e Stormwind dove una volta entrati combatteremo contro NPC di forza sempre maggiore. L’idea che sia un semplice passatempo lo dimostrano i premi, generalmente oggetti grigi dalla descrizione bizzarra. Visto il successo di questa modalità gli sviluppatori ci hanno promesso nuovi nemici da sconfiggere e una nuova area Vip per tutti i combattenti che hanno raggiunto il grado otto. La peculiarità di questa modalità è la modalità di l’ingresso nell’arena, potrete infatti entrarne a far parte solo tramite invito di chi c’è già dentro o comprandovi un pass al mercato nero. Volendo si può ottenere in maniera “normale” però vista l’idea di circolo clandestino, guadagnarsi il pass per vie irregolari è molto più divertente.
Gli amanti del farming e di farmville potranno divertirsi grazie al potenziamento del sistema di coltivazione, adesso potrete far ordini a una intera squadra di contadini per guadagnare cibo, bonus e onore. Con gli ingredienti raccolti invece potrete cimentarvi nella preparazione di decine di nuove ricette, tale feature continua ad essere un po’ fine a se stessa, speriamo che presto prenda un ruolo più rilevante. Troveranno novità anche i giocatori che hanno scelto come professione il fabbro, recentemente è stata aggiunta la possibilità di creare le armi di The Burning Crusade per poi trasmogrificare le caratteristiche delle armi attuali, probabilmente tale opzione interessa più che altro i giocatori di vecchissima data, però a noi la riscoperta dei vecchi tier è piaciuta.
L’ARIA STA CAMBIANDOTra tutte le aggiunte possibili, una delle più interessanti e attese è l’arrivo della nuova dell’isola del tuono e il raid Regno del Tuono. Raggiungibile grazie ad un portale posizionato nelle Steppe di Tong Long propone altre due nuove fazioni con relativa reputazione da farmare tramite relative daily quest. L’isola non è esplorabile completamente bensì c’è un algoritmo sblocca le aree man mano che la media dei giocatori completa le missioni disponibili. L’impegno nel ricercare nuove formule per i suoi raid è particolarmente evidente con l’ultima release, con ben dodici boss più uno extra riservato a chi si avventurerà in modalità eroica Il re del tuono è uno delle incursioni più interessanti tra quelle uscite negli ultimi anni. Il gameplay sicuramente lo conoscete però alcune tra le nuove dinamiche proposte sono piacevolmente nuove. Il problema principale di queste missioni risiede principalmente nel tempo, anni fa questo raid sarebbe stato sconvolgente, al giorno d’oggi dopo aver sconfitto i Four Horseman e combattuto contro Arthas nella Icecrown Citadel oramai le meccaniche le conosciamo bene, di conseguenza apprezziamo il divertimento e la voglia di cercare nuove ricette però l’effetto non è più così sbalorditivo. Resta sempre presenta un problema, Il re del Tuono è grosso e figo però gli manca il carisma di Illidan, del Litch King e di alcuni vecchi Boss, a prescindere dal divertimento la battaglia contro un nemico un po’ anonimo diventa subito meno epica e interessante.
Sappiamo che World of Warcraft e pvp non sono andati troppo d’accordo negli ultimi anni, per favorirne la crescita di un sistema competitivo nell’ultima patch e con l’aggiornamento previsto verso fine mese gli sviluppatori stanno studiando una rivoluzione nel sistema di equipaggiamento. Come detto dai creatori “Nel PvP, l’equipaggiamento deve essere importante, ma non deve diventare la ragione fondamentale che determina la vittoria o la sconfitta in uno scontro. Nel PvA, la differenza tra i vari equipaggiamenti dev’essere sufficientemente significativa da invogliare i giocatori a migliorare le proprie armi e armature, sentendosi soddisfatti quando vi riescono.” E’ inutile negare che i giocatori più accaniti che sono su Pandaria fin dal giorno del rilascio abbia un vantaggio non indifferente rispetto ai giocatori arrivati qualche mese dopo, per risolvere tale problema la Blizzard pare intenzionata a cambiare le regole in favore di un combattimento maggiormente basato sulle abilità piuttosto che sulle statistiche degli oggetti. Similmente a quanto accade in Guild Wars 2, una volta che un giocatore entrerà in un campo di battaglia ci sarà un autolivellamento verso il basso del suo equip a 496, nonostante questo un giocatore più rodato potrà utilizzare gemme in grado di dargli un utile vantaggio, minore che in passato, rispetto a un giocatore nuovo.
Come prevedibile una tale decisione sta scatenando l’ira di molti dei vecchi fan che abituati ad anni di caccia all’equipaggiamento non hanno interessi a cambiare il sistema. Personalmente sono assolutamente favorevole, sia perché cambiamenti di questo genere possono dare uno scossone al gameplay, cosa di cui Wow ha estremo bisogno e sia perchè negli anni nei combattimenti si è data più importanza al tipo di cintura indossata piuttosto che alla strategia da adottare. Le classi poco bilanciate e uno scontro basato più sull’equipaggiamento che sulle effettive capacità del giocatore hanno sempre inflitto un duro colpo al divertimento che questa componente poteva offrire. Se per essere dei top player basta passare un elevato numero di ore a farmare ogni pezzo del tier e questi contano più dell’abilità allora l’idea del PvP perde di ogni significato. Le modifiche introdotte e potenziate con la patch in uscita a fine mese delineano una strada che potrebbe avvicinare un bel po’ di nuovi giocatori alle arene e ai campi di battaglia, sopratutto chi nonostante le capacità è penalizzato dal tempo che può dedicare al gioco.
