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Retro
25 giugno 2012, 15:58
Super Nintendo
Super Nintendo mobile

Super Nintendo

Il Super Nintendo è, probabilmente, la miglior console della grande “N”. Reparto titoli gigantesco e tanti, ma tantissimi, capolavori. Potrei citare l’immenso Chrono Trigger, oppure Yoshi’s Islands, per non parlare di Super Mario World,The Legend of Zelda A Link to the Past e Super Metroid o, ancora, Final Fantasy IV, V e VI. Potrei anche citare i tre mitici Donkey Kong Country, oppure Super Mario Kart, F-Zero, Killer Instinct, Secret of Mana…e ancora tanti altri.

Insomma, lo SNES (Super Nintendo Entertainment System) è la console di punta di Nintendo; presentata nel 1989 e in vendita l’anno dopo, in Giappone, col nome Super Famicom. Approdata poi negli anni successivi, rispettivamente nel 1991 negli USA e nel 1992 in Europa e Australia, col nome che conosciamo, ossia: Super Nintendo.

Il Famicom, conosciuto da noi come NES (Nintendo Entertainment System), stava perdendo terreno…molto terreno, in vista del successore del SEGA Master System, il SEGA MegaDrive, la console 16-Bit della Software House di Tokyo, percui non si poteva perdere troppo tempo! Era il momento di un successore, che fu appunto il Super Nintendo.
Alcune indiscrezioni del periodo prima dell’uscita del Super Famicom, affermavano che la nuova console di Nintendo aveva scarse capacità grafiche, ma bastò poco per accaparrarsi tutto il pubblico e dare il colpo di grazia ai rivali: convertire Street Fighter 2! Cosa che sembrava quasi impossibile di quei tempi.
Il celebre picchiaduro di Capcom, il gioco più venduto di sempre della nota Software House di Osaka, vide la luce anche per le console casalinghe grazie al Super Nintendo (anche se poi, man mano col tempo, venne convertito anche per SEGA MegaDrive e altre console). SEGA stava cominciando a perdere sul mercato nelle prime settimane di vendita del Super Famicom, anche se, in Europa, è rimasta sempre una spanna sopra per via che Nintendo commercializzò la console solo nel 1992, finché non fu comunque più una minaccia perché SNES riuscì a far suo ben l’80% del mercato e l’altro 20 era in mano alle altre console dell’epoca. Percui SEGA solo in Europa riuscì a posizionarsi, a livello di vendite, un pochino più in alto, soprattutto grazie alla sua mascotte, Sonic The Hedgehog.
Era tempo di rivolgersi a Sony dato che Nintendo non era mai stata interessata a sviluppare periferiche ed espansioni, ma voleva occuparsi di un lettore esterno CD per il suo beniamino. La storia poi la conosciamo tutti e se volete aggiornarvi vi basti andare al mio vecchio articolo sul Nintendo 64 Qui, dove ad inizio articolo parlai appunto di questo.

Lo Splendido Chrono Trigger

DA CAPOLAVORO A CAPOLAVORO

Come già ribadito, il Super Nintendo è una console eccezionale e vanta di numerosi capolavori. Il tutto inizia con quel mitico titolo, il quarto episodio della celebre saga dell’idraulico baffuto: Super Mario World. Sebbene Shigeru Miyamoto sia il padre di questo serie (in questo episodio fu comunque il produttore), il Main Director di questo episodio fu Takashi Tezuka (colui che si è occupato anche dell’ormai prossimo New Super Mario Bros. U ) e alcuni meriti vanno anche a lui. Fu un gioco epocale, divertente ancora oggi e che ha venduto molto; il mondo del platform gridava il suo nome e il re si fece sentire.

Sempre al lancio della console e sempre prodotto da Shigeru Miyamoto, il mitico F-Zero, titolo simulatore di guide, ambientato nel futuro, precisamente nel 2560. Ormai il commercio intergalattico tra i vari pianeti era evidente, ma mancava qualcosa…così venne ideato la F-Zero che si basava sulle vecchie corse di Formula 1. Altro titolo molto importante per la console Nintendo e che ha avuto anche vari seguiti e i fan attendono da anni ormai un nuovo episodio.

Un mese dopo, nel Dicembre 1990, è il turno di Actraiser, un titolo che gode anche di un seguito ambientato però prima di questo. Un Action/Platform in stile Hack ‘n Slash davvero eccezionale, prodotto dalla Enix. Ambientato il sei livelli ed il protagonista è una divinità di nome The Master. Il gioco però si sviluppa in due fasi, quella platform di cui vi parlavo prima e il God Game. Fu una trovata davvero geniale all’epoca! ActRaiser risultò quindi un titolo innovativo per l’epoca. Un titolo che mischiava strategia ed azione, sebbene in modo totalmente diverso, era Archon per NES (per chi non lo conoscesse, a tempo debito ve ne parlerò).

Ovviamente non può mancare il già citato Street Figher 2 The World Warrior. Fu un successo di vendite così incredibile che spinse Capcom a produrre altri titoli con lo stesso nome, ma con qualche particolarità sia nel nome (tipo Super Street Figher 2, oppure Street Figher Alpha 2) che nei giochi stesso, infatti vennero aggiunte alcune migliorie in ognuno di essi. Si tratta comunque di una mera mossa commerciale chiaramente, ma Street Fighter 2 fu acclamato come uno dei migliori Fighting game di quei tempi.

Di certo, altro titolo importante, è Super Castlevania IV, il celebre remake del primo Castlevania per NES. La prima avventura di Belmont riproposta a 16-Bit fu qualcosa di maestoso ed ovviamente non mancarono delle aggiunte e livelli del tutto nuovi.

Non poteva mancare poi l’incredibile The Legend of Zelda A Link to the Past, uno degli Action RPG più belli di sempre ed uno dei migliori giochi del Super Nintendo, nonché della storia. Un titolo che sicuramente non ha bisogno di presentazioni e che vanta di una giocabilità unica ed inimitabile ancora oggi, nonché una semplicità di gioco avvincente che probabilmente non è stata più riproposta. Si tratta di un gioco molto raro, soprattutto in versione PAL ITA GIG che non si vede più tanto facilmente.

Da Action RPG ad RPG. Dopo Final Fantasy III, era tempo per Squaresoft di sfruttare il nuovo hardware di Nintendo. Nacque così Final Fantasy IV (oh, ma che bei tempi! Soprattutto per Final Fantasy…quando era degno di questo nome). RPG incredibile con musiche eccezionali, una trama fantastica, nonché uno degli episodi più belli della saga. Ovviamente altrettanto validi anche i seguiti V e VI sempre per Super Nintendo.

Salterò sicuramente qualche titolo, ma era giusto dare subito spazio a Super Metroid. Il grande Gunpei Yokoi – che ormai riposa in pace dal 1997 a cui dico GRAZIE per averci donato tanti capolavori – aveva creato un gioco incredibile per NES e successivamente ci fu anche un seguito per Game Boy. Toccava quindi al Super Nintendo e nel 1994 approdò sugli scaffali (finalmente senza ritardi di anni, ma solo di qualche mese anche in Europa) Super Metroid. Altro titolo importante, sia per la saga che per la storia ed è sicuramente uno dei migliori videogames mai concepiti e che non potete lasciarvi sfuggire.

Per non parlare poi di Demon’s Crest, sempre di Capcom; un titolo bellissimo, nonché molto raro e ricercato in ambito collezionistico. Il seguito del più sconosciuto Gargoyle’s Quest II per NES, che vale la pena di giocare. Il protagonista è Firebrand (Red Arremer nella versione JAP) che, ai più attenti non sarà saltato di certo all’occhio, è uno dei nemici di Ghost ‘n Goblins. Platform bello ma anche molto difficile, proprio come i suoi due predecessori.

RAREWARE, inoltre, fu artefice di una splendida trilogia! Nessuno può dimenticare le incredibile avventure delle care e vecchie scimmie in Donkey Kong Country, noto soprattutto per la sua grafica che sfruttava dei modelli e delle animazioni simil-tridimensionali. Un platform eccezionale, molto difficile da portare al termine scoprendo tutti i segreti. Lo stesso vale per i due suoi seguti Diddy’s Kong Quest e Dixie Kong’s Double Trouble! Tre capolavori da giocare assolutamente, anche se l’episodio più bello a parer mio è il secondo.

Come non citare poi il mitico Castlevania Vampire’s Kiss, che uscì nel 1994 come Akumaju Dracula XX per Super Famicom e approdò in Europa solamente nel 1996, ben due anni dopo. Si tratta di un titolo davvero incredibile e anche dannatamente raro in versione PAL.

Proprio così fu il Super Nintendo, Da Capolavoro a Capolavoro e nel 1995 Squaresoft pubblicò quello che è, secondo me, il miglior RPG mai creato, un titolo epocale che vanta di una trama incredibile, un’avventura unica a spasso per il tempo…quel gioco il cui titolo lo porto come Nickname. Proprio lui! Chrono Trigger!!! Anche qui, cari lettori, si parla di uno dei videogames più belli della storia, ma quello che mi ha fatto amare questo titolo è stata la cura maniacale dei personaggi e dei viaggi nel tempo, nonché la sua bellissima trama e la possibilità di fare alcune scelte che possono cambiare il finale del gioco. Insomma…si parla proprio di un CAPOLAVORO! Consigliato veramente a tutti!

Sempre quell’anno fu il momento anche del seguito di Super Mario World, che vide la luce dopo ben 5 anni…ma che seguito signori miei. Di chi parlo? Niente-popo-di-meno che Yoshi’s Island – Super Mario World 2. La sua bellezza non è solo data dalla giocabilità, ma anche dalla sua graziosa grafica. Quell’effetto pastello che tutti voi ricorderete fu un’invenzione e genialata all’epoca. Quei fondali disegnati a mano e colorati con cura e maestria, il level design inimitabile donano all’esperienza di gioco e a quella audiovisiva qualcosa di veramente magico…ovviamente le musiche non erano da meno. CHE PLATFORM cari lettori.

Una Delle Perle Giapponesi Che Ci Siamo Persi

COSA CI SIAMO PERSI?

Ora non voglio fare come la nostra “nota” rubrica (What We Lost? appunto), ma è giusto citarvi qualche titolo che non abbiamo potuto giocare perché non hanno visto luce al di fuori del Giappone. Certo, anche Chrono Trigger non è approdato in Europa, ma nel 2008 fu prodotta una conversione per Nintendo DS con alcune aggiunte, anche se con manuale in italiano e gioco completamente in inglese (un po’ quello che sta accadendo con il nuovo Kingdom Hearts per 3DS).

Innanzitutto vi rimando a tre titoli che abbiamo già trattato proprio nella rubrica What We Lost?, rispettivamente: Rudra no Hihou, un RPG davvero particolare, nonché fantastico e con una struttura di gioco che portò alcune novità in questo genere (per sapere di più andate Qui); Sutte Hakkun, un puzzle game in struttura di gioco platform, in stile semplice, ma davvero ostico e con una grafica davvero ben curata (per saperne di più andate Qui); infine, Shin Nekketsu Kouha – Kunio-Tachi No Banka, un Fighting Game a scorrimento della celebre Technos Japan Corp. che purtroppo non ha mai visto la luce in Europa e in America perché un’altra saga, sempre degli stessi sviluppatori, ebbe maggior successo al di fuori del Giappone: Double Dragon (per saperne di più andate Qui)!
Ovviamente non sono solo questi i titoli del Super Famicom che non sono approdati in Europa che meritano, ce ne sono anche altri di cui ora ne parleremo e che probabilmente vedrete in What We Lost?, ma era giusto riportarvi a quegli articoli, qualora ve li siate persi anche sul nostro sito.

Uno dei tanti è sicuramente Doremi Fantasy: Milon no Dokidoki Daibouken, un platform molto ostico, ma dannatamente bello con una giocabilità veramente fantastica nonché colorato in modo sapiente ed efficace. I padri di questa grande produzione sono quelli di Hudson Soft, sempre una garanzia!

Altro grande titolo è Ace Wo Nerae. Vi dice niente il tennis? Anzi, una certa Jenny la Tennista? Il gioco è tratto dal manga omonimo di Sumika Yamamoto e di questo manga venne fatto anche un adattamento anime, arrivando in Italia col nome Jenny la Tennista.
Il gioco ovviamente è un simulatore di tennis, ma davvero molto particolare e ben fatto. Veramente da non lasciarsi sfuggire!

Passando da un genere all’altro, un titolo puzzle che anche merita la vostra attenzione è Dharma Doujo. Molto interessante ed immediato. Altro puzzle game davvero particolare.

Altro platform davvero interessante è Gon. Sì, proprio lui. Il personaggio di Tekken 3 è in realtà preso da un celebre manga dal titolo omonimo e c’è stato prima questo gioco per Super Famicom. Interessante vero…e pensare che l’ho scoperto solo qualche anno fa.

Questi ovviamente sono solo pochi titoli dei tanti che non sono approdati in Europa, ma ci sarà tempo per parlarne nella nostra rubrica WWL?, nel frattempo, andiamo avanti.

Super Nintendo Con Satellaview

IL SATELLAVIEW

Il Satellaview, incrocio tra Satellite e view (vista), è una sorta di modem satellitare, add-on rilasciato esclusivamente per Super Famicom, quindi solo in Giappone. Riceveva segnali trasmessi dalla trasmissione WOWOW’s Satellite Radio, controllata da St.GIGA che era responsabile per la gestione dei file server e manutenzione dei giochi SoundLink. Collegando la console via satellite era possibile scaricare giochi, ma non solo, anche news, demo e giornali, nonché altro materiale. L’interfaccia grafica era davvero molto particolare: una città dove ogni palazzo serviva per scaricare ciò che occorreva.
Per il Satellaview sono stati rilasciati più di 40 giochi e questi venivano divisi per la maggior parte dei casi in 4 parti e venivano rilasciati o settimanalmente o giornaliermente e la loro specifica era il prefisso BS prima del titolo..
I più noti sono: BS Zelda no Densetsu, BS Chrono Trigger Jet Bike Special, BS F-Zero 2, BS Super Mario Bros 3, Radical Dreamers, BS Arkanoid e tanti altri.
Purtroppo, inutile dire che il progetto non accolse il pubblico sperato, ma il Satellaview è sicuramente un add-on molto particolare, un prodotto all’avanguardia e che sicuramente merita ancora oggi una chance

Un Platform Eccezionale! Super Mario World

SPECIFICHE TECNICHE

  • Processore 65c816 a16-bit a 2,68-3,58 MHz
  • 1 Mbit (128 Kbyte) di memoria RAM
  • Processore dedicato per la gestione della grafica a 16-bit, 0,5 Mbit (64 Kb) Video RAM
  • Risoluzione massima 512 x 478, palette di 32.768 colori (15 bit RGB), massimo 256 contemporanei su schermo
  • Massimo 128 sprites su schermo, dimensione massima 64 x 64
  • Dimensione minima/massima delle cartucce: 2 Mbit – 48 Mbit
  • Chip audio: 8-bit Sony SPC700 a 8-bit, 8 canali stereo e 64 Kb di memoria dedicata. È in grado di produrre campionamenti audio ADPCM al massimo di 4-bit.
  • Adattatore (AC ADAPTER PAL): Input AC 220/230 V, 50 Hz, 17 watts; Output AC 9/9,4 V, 1.3 A.

Interno Del Super Nintendo

Inoltre il Super Nintendo vantava di numerosi effetti e tecniche, meglio noti come hardware modes che sarebbero routine speciali programmate nell’hardware della console che l’hanno reso unico all’epoca. Ora ve le elenco:

ROTAZIONE: E’ l’effetto che permette di ruotare ogni sprite via hardware in tempo reale. Effetto difficilisso su NES e che aveva bisogno di animazioni costruite da molti frames; su SNES, invece, il risultato è molto più semplice e fluido. Inoltre quest’effetto era possibile anche nei giochi dove l’azione è ripresa dall’alto (la classica telecamera a volo d’uccello).
Il Super Nintendo, inoltre, vantava di numerosi Chip che venivano implementati nella cartuccia del gioco.
SCALING: quest’effetto consiste nel variare le dimensioni di uno sprite o di uno sfondo. Su NES, come per la rotazione, era quasi impensabile, almeno che lo sprite di partensa non fosse piccolissimo. L’effetto comunque consiste nel far ingrandire uno sprites facendolo passare da piccolo a grande. Un esempio può essere la Koopa Clown Car di Bowser in Super Mario World che viene verso lo schermo ingrandendosi a tal punto da occuparlo tutto, oppure l’aereo in Contra 3 che viene dall’orizzonte e spara bombe verso il giocatore.
TRASPARENZA: Lo SNES vanta anche di un effetto che fa diventare semi-trasparenti gli sprites. Grazie a questa caratteristica è possibile ricreare degli effetti davvero incredibili e spettacolari; uno di questi potrebbero essere, per esempio, l’effetto nebbia nelle case dei fantasmi in Super Mario World.
MODE 7: Ci sono ben 7 effetti con questa denominazione, ma questo qui è quello più spettacolare, infatti, grazie al Mode 7 è possibile ruotare grossi sfondi così da ricreare effetti tridimensionali. Il Mode 7 è presente in giochi come: Super Mario Kart, Secret of Mana, F-Zero e Pilotwings, tanto per citarne alcuni.

Inoltre, in alcune cartucce del Super Nintendo erano montati dei Chip speciali che permettevano effetti grafici altrimenti impossibili senza. I più famosi sono i due Super FX, il secondo, per esempio, è presente in giochi come Yoshi’s Island e Doom, ma anche nella beta di Star Fox 2. Questo chip permetteva al processore di raggiungere la velocità di 21,0 MHZ, mica poco.

Il Piccolo Gioiello Del Super Nintendo! Zelda A Link To The Past

IN CONCLUSIONE

Il Super Nintendo o Super Famicom (come meglio preferite) è stata una console veramente storica, innanzitutto per gli immensi capolavori citati, ma anche per gli hardware modes, nonché per i numerosi chip che avevano alcuni giochi all’interno della propria cartuccia.
Inoltre ha avuto un add-on veramente originale come il Satellaview, ma purtroppo sempre sfortunata con questi progetti la casa di Kyoto, infatti anche il Nintendo 64 DD non ebbe buon successo ed, anzi, fu un flop. Sembra proprio che ce l’abbiano con queste periferiche…anche se adesso Wii Fit, Wii Fit plus e company stanno avendo la meglio – avrei preferito un 64 DD, sinceramente, che vantasse di più successo
, ma comunque…. C’è da dire comunque che stiamo parlando di una console che, a differenza del Nintendo 64, è riuscita a piazzarsi molto bene nel mercato e a produrre più di 1000 titoli (non vorrei dire un’eresia), mentre il caro Nintendone non ebbe molta fortuna.
Veramente il Super Nintendo è una console che merita e consiglio a tutti di recuperarla. E’ vero! C’è la virtual console, ma lo SNES ha un retro sapore molto più gustoso e giocare i titoli direttamente da questi è qualcosa di diverso…forse qualcuno non potrà nemmeno capire.

Con questo è tutto! Questo piccolo salto indietro nel tempo, tra rivalità, grandi titoli (nonché perle mai approdate in Europa) e add-on non proprio fortunati, spero sia risultato gradito e quindi non posso che consigliarvi la console che è sempre un bel pezzo da collezione dopo tutto, nonché di invitarvi al prossimo Lunedì.

Saluti dal vostro CT !!

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